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ANGELINA LO DICO E LA DIDATTICA A… ‘DISTANZA’

3892db57-698b-491f-a9c6-8ba84c4eea18   Il Dirigente Scolastico Giuseppe Baldo.

 

L’otto aprile 2020, ricorre il 120esimo genetliaco di Angelina Lo Dico, la maestra di Marianopoli (CS) che ha fatto scuola nelle campagne pisticcesi nei primi del novecento.

Come attesta il suo certificato di servizio, rilasciato dalla Direzione Didattica Governativa di Pisticci, le fu conferita la prima “nomina di straordinaria” nel territorio lucano, il 27/3/1922 e vi rimase, successivamente con “incarico di ruolo”, 9 anni e 5 mesi, avendo usufruito, nel 1932 dell’aspettativa per motivi di salute.

Impossibile non pensare a lei, in questo triste momento che affligge il mondo intero! Angelina, ricordiamolo, ha insegnato in una terra difficile, in tempi difficili!

È noto che, a causa del diffondersi dell’epidemia Covid-19, lo scorso marzo l’attività didattica in presenza nelle scuole italiane è stata sospesa.

In questo tempo, che definirei…appeso, viviamo tutti una situazione a dir poco surreale.

Siamo stati privati della libertà personale e obbligati a rimaneretutti a casa. Tuttavia, i docenti non hanno esitato neanche un attimo ad arrivare, seppur virtualmente, ai propri alunni.

Ad ogni modo, coloro che fino a qualche giorno fa credevano che la generazione ZETA avesse strumenti e competenze digitali tali da poter rispondere: ‘presente!’ nelle aule della scuola virtuale, sono rimasti delusi!

La forte differenza di dotazioni informatiche ha messo in luce il divario sociale, la difficoltà degli alunni… poveri, sì poveri come lo furono gli alunni di Angelina ma in termini diversi.

E il diritto allo studio? Come garantirlo? Quali orari? Quale progettazione didattica? Domande che si pose ieri la maestra siciliana nella terra desolata, oggi i docenti in servizio, centoventi anni dopo.

Una cosa è certa, se è vero che la scuola e la società sono cambiate è vero anche che un docente ha sempre un unico obiettivo: non lasciare nessuno indietro!

Ieri la maestra Lo Dico raggiungeva a piedi le famiglie del posto per annunciare l’apertura della scuola, oggi, al tempo del corona virus, i docenti utilizzano chat, whatsapp, piattaforme digitali, per raggiungere gli alunni e cercare diri-creare, in fredde aule virtuali, un’idea della calda atmosfera che solo una didattica in presenza può garantire. Hanno messo in atto la DAD, la didattica a distanza!

 

Gli insegnanti non hanno voluto rinunciare alla loro “scoletta”, come la chiamava Angelina, perché la scuola, come Ella scrisse:

fa vivere momenti di gioia, di lotte, di sconfitte e di vittorie”(…)“assorbe tutta la mia vita, che mi ispira sentimenti materni per questi piccini che alle mie cure vengono affidate”.

L’insegnamento è un compito che richiede cuore e passione e Angelina aveva l’uno e l’altra.

E se gli insegnanti, nei momenti di sconforto, oggi si dovessero chiedere dove trovare la forza per essere all’altezza del compito, Angelina risponderebbe con una preghiera:

Come è grande e bello il compito di una maestra, il compito mio! Signore, datemi Voi forza, intelletto, amore per educare, secondo i desideri del Vostro Cuore divino, questi piccoli, che sono la parte più bella del Vostro Regno!”  1-ottobre-1927

Angelina Lo Dico, “incensurabile sotto ogni riguardo”, come si legge nel Profilo Dell’Insegnante a firma del Direttore Didattico Leucio Miele, modello senza tempo che proponiamo ai ragazzi di oggi e a quelli di ieri, fonte di ispirazione per chi ripercorre il suo operato, figura da ricordare, riesce ancora, miracolosamente, nell’epoca di Internet e del virtuale, a parlare, con le nuove generazioni, della sua didattica anche a… distanza!

Prof.ssa Antonia Maria Marchitelli

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